La scelta del partner non è una casualità. Nel sorgere e nel costituirsi della coppia, le storie di ciascun partner nella famiglia d'origine influenzano lo scegliere l'altro e contribuiscono a determinare evoluzione ed esiti della storia di coppia.
In tutte le coppie, nelle prime fasi costitutive, esiste una parte consapevole rispetto la scelta del partnere una inconsapevole. La prima che ha funzione unificante, è costituita da norme esplicite e accordi consapevoli: ogni partner dichiara cioè cosa si aspetta dal rapporto (sessualità e generatività, ecc..); la seconda è quella costituita da vincoli non consapevoli di natura affettivo-emotiva, relativa all’attesa di ciascun partner che l’altro corrisponda ad un compagno ideale in grado di soddisfare tutte le aspettative e bisogni primari insoddisfatti.
Quest’ultima parte, organizzata su una forte idealizzazione del rapporto è caratterizzata dall’illusione. Ma proprio l'illusione del bisogno di soddisfare ed essere soddisfatti, può costituire il nucleo problematico con cui ognuno dei partner, deluso, si dovrà confrontare.
Infatti, quanto più la persona ha dovuto reprimere nell’infanzia bisogni essenziali per l’impossibilità che i genitori li soddisfacessero, tanto più nella fase dell’innamoramento questi riemergeranno insieme all’illusione che verranno finalmente soddisfatti.
Diversi esperti attribuiscono alle prime relazioni affettive un grande valore sulla formazione della personalità del singolo e sulle forme del percorso evolutivo che va dalla dipendenza infantile all’autonomia adulta.Così, quando il modello per entrambi i partner è quello di una figura che abbraccia, nutre e della quale si possono tollerare ritardi e difetti si sarà fatto un passo verso un buon matrimonio. Attraverso la relazione con le figure genitoriali, infatti,il soggetto apprende “come amare da adulto”.
Molte volte accusare l’altro di essere trascurato, di non sentirsi amato celano l’idea che se l’altro cambiasse si risolverebbe tutto. In tale circostanza è necessario comprendere che bisogna uscire dall’illusione che il partner può riparare le nostre antiche delusioni.Il rapporto con l’altro sesso, infatti, dipende dall’esperienza affettiva col genitore di sesso opposto. Ad esempio una mancata esperienza col genitore del sesso opposto potrà determinare timore del legame. Essere consapevoli di tali dinamiche permette di comprendere la natura delle propria difficoltà, di raggiungere il proprio partner e dinon attribuire esclusivamente all’altro le “colpe” dei problemi di coppia. Il partner, infatti, non è accanto a noi per guarire le vecchie ferite ma per creare una nuova relazione.
Ciò significa che è necessario sapersi mettere nei panni dell’altro, assumersi la responsabilità della propria vita, senza incolpare costantemente il partner della propria infelicità. Occorre dunque accettare la propria parte di responsabilità nell’insorgere delle proprie ferite affettive, comprendendo che la responsabilità del partner è parziale.
Spesso, inoltre, la complicità createsi nel periodo dell’innamoramento viene ad essere distrutta dai modelli familiari di ciascun membro della coppia.Vi sono infatti comportamenti dei propri genitori che, seppur odiati, si tende a ripetere in maniera inconsapevole.
Vi sonoalcune coppie che hanno risorse per superare la crisi e altre che non ne hanno. Per le coppie che non riescono ad affrontare la crisi e a giungere aduna negoziazione tutto si cristallizzerà intorno alle premesse. Tali coppie potranno attuare rivendicazioni rispetto ai “patti” non mantenuti e avere scarsa consapevolezza circa la parte inconsapevole del loro formarsi come coppia.
Tutte le coppie, in ogni caso, attraversano momenti di crisi e cambiamento, seppur con tempi e modalità differenti. Dopo la fase di innamoramento, l’essere delusi dal partner e ri-decidere sulla scelta inziale sono compiti a cui nessuna coppia può sfuggire. E’ a questo punto che la coppia deve scegliere se continuare ad esistere o se terminare il suo percorso. Ciò comporta una presa di coscienza, laformazione di un giudizio realistico sul partner ed una rinegoziazione con lo scopo di costruire un nuovo modello e nuove regole di vita.
La possibilità della coppia di superare i momenti critici del proprio ciclo vitale si basa sulla qualità degli apprendimenti e dei vissuti infantili dei partner e su quanto essi siano diventati “psicologicamenteautonomi” rispetto alla propria famiglia d’origine.
Di fronte alla delusione la coppia potrà reagire ignorando la crisi, tentando di ripristinare la situazione illusoria inziale (senza riuscirvi), che alimenterà la delusione. In tali casi si ha tendenza ad individuare in un oggetto esterno (il partner) la causa della propria sofferenza nell’impossibilità di trovare soddisfazione ai propri bisogni.In altri casi la coppiagiunge alla disillusione ed evolve attraverso l’accettazione della realtà propria e dell’altro.
Quando la coppia è in crisi,ci sitrovadunque immersiin una realtà caratterizzata dallo scontro che disorienta e che porta con séla sensazione che non ci sia via di uscita. In questi casi la soluzione più semplice appare quella di rompere tutto, senza pensare che non sarà facile ricostruire,se non si comprenderà cosa ha rovinato l’amore dell’inizio. Ma se si riuscirà ad abbandonare le proprie aspettative irrealistiche, se si diverrà consapevoli dello stato delle coseriuscendo ad accedere alla trasformazione che ne consegue, sarà possibile rinascere come coppia.